Oggi parliamo di libri e di una pubblicazione dedicata ad uno dei piatti più mangiati: la pizza.
A parlarcene lo scrittore Tiziano Papagni con “A pizza. Storia del cibo più amato al mondo”:
Benvenuto Tiziano Papagni su Mangiamm, hai dichiarato che questo “salto letterario” è avvenuto per assecondare il tuo desiderio di porgere un cambio d’aria alle tue scritture, ma come mai hai deciso di farlo parlando di cibo e omaggiando Napoli e il suo popolo?
Napoli è una città dalle mille risorse, a partire dalla sua storia, la sua arte, la sua gastronomia. La pizza, quindi, possiamo dire che è un’arte. Sul perché ho scritto un libro sul cibo? Credo che nella vita ci si debba prendere per la gola, e far prendere per la gola. È un peccato capitale? Allora sono un peccatore!
Mi viene da dire che Napoli è talmente grande e la sua pizza ormai tanto internazionale che il globo sta a Napoli come Napoli sta alla pizza. È direttamente proporzionale, quindi; dico grazie a Napoli e ai napoletani per quei profumi inebrianti, seducenti all’olfatto e alla vista.
Tu, lombardo di nascita e residente a Pavia, hai proposto a un editore napoletano questo libro incentrato su una tradizione culinaria per te geograficamente lontana. Qual è stata la sua prima reazione?
Premetto che ho origini meridionali, quindi tanto lombardo non sono. Essere nato a Pavia, in Lombardia, è solo una questione di fatto, ma ho tradizioni diverse. Il mio editore era meravigliato, come dire, “sbalordito” per il solo fatto che potessi scrivere di pizza abitando proprio a Pavia.
Per te cosa è Napoli, oltre alla pizza e a una bellissima città?
È amore. Le canzoni di cantanti napoletani parlano sempre di questo sentimento. La canzone napoletana ha un suo fascino, specialmente quando si parla davanti alla propria donna dedicandogliene una. A Napoli, lasciai un amore… ad Afragola, precisamente. Non per colpa mia. In quei giorni, mi gustai il capoluogo e, davanti al mare, ricordo ancora che piansi. A me piace il mare e, quando posso, gli “parlo”. Un aneddoto di quel giorno: andai in un bar per un caffè, al momento del pagamento il barista mi disse: “Guagliò, tutt’appost. Offre la casa”. Ringraziai, ma rimasi colpito, forse era perché mi avevano visto non molto felice. Grande prova di solidarietà.
Un libro sulla pizza, corredato da immagini molto curate e colorate su questa pietanza. Come sono state scelte?
Le ho ricercate con scrupolo, per ogni argomento, ma la mia casa editrice Lfa Publisher di Lello Lucignano ha svolto un grandissimo lavoro. Immagini dai colori accesi, vivi, sembra quasi di sedere in pizzeria! Se poi ci soffermiamo a osservare la copertina, siamo davanti a un capolavoro.